P.C.T.O. – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex A.S.L. – Alternanza Scuola Lavoro)

 

 

 

 

 

 

 

In un mondo in rapida evoluzione, l’istruzione e la formazione sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per l’acquisizione di capacità e competenze utili a cogliere le opportunità che si presentano in previsione dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro di domani.

 

L’istruzione e la formazione sono al centro delle politiche attive e dei programmi d’azione della Comunità Europea, tanto che con la comunicazione di una Nuova Agenda di Competenze per l’Europa (New Skills Agenda for Europe – 2016) la Commissione e il Consiglio d’Europa hanno ulteriormente focalizzato l’attenzione sulla centralità di un’istruzione di qualità basata sulle competenze chiave.

 

La Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018 (2018/C 189/01), che aggiorna la versione del 2006 (2006/962/EC) relativa alle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente”, definisce le competenze chiave come una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, in cui:

– la conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento;

– per abilità si intende sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati;

– gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.

 

Le nuove competenze chiave per l’apprendimento permanente individuate dal Consiglio Europeo sono:

1) competenza alfabetica funzionale

2) competenza multilinguistica

3) competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria

4) competenza digitale

5) competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare

6) competenza in materia di cittadinanza

7) competenza imprenditoriale

8) competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali

 

In quest’ottica, la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (legge di Bilancio 2019), ha disposto la ridenominazione dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro (A.S.L.) di cui al Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (d’ora in poi denominati P.C.T.O.) a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019.

La Legge 107/2015 nei commi dal 33 al 43 dell’articolo 1, indica l’ex A.S.L., ora P.C.T.O. come una strategia didattica obbligatoria inserita nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) per tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado e come parte integrante del curricolo.

In base alle disposizioni della legge 107 del 13/07/2015, integrate dall’art. 1 c. 784 della Legge 145 del 30/12/2018, i percorsi di P.C.T.O. vengono svolti, nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei, per un monte ore complessivo minimo pari a 90 ore. Per i nostri Licei si consiglia la seguente ripartizione del monte orario minimo nell’arco dei tre anni: 40 ore per le classi 3^, 40 ore per le classi 4^ ed un residuo di 10 ore per le classi 5^.

I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento fanno parte essenziale dell’esperienza scolastica di ogni studente e a partire dall’anno scolastico 2018-2019 sono uno degli argomenti di discussione che caratterizza il colloquio del nuovo esame di stato.

Per l’ammissione agli esami di Stato è necessario lo svolgimento del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento che verrà inserito nel Curriculum dello Studente. La valutazione del percorso di PCTO, inoltre, è parte integrante della valutazione finale dello studente.

I percorsi P.C.T.O. hanno una struttura flessibile che prevede periodi di formazione in aula e momenti di apprendimento “in situazione” o ambiente lavorativo.

Per essere efficaci richiedono un’accurata attività di progettazione, gestione e valutazione resa funzionale ai seguenti fattori:

– contesto territoriale in cui si colloca l’istituto;

– scelte generali della scuola (presenti nel P.T.O.F.), in particolare alle priorità relative alle competenze trasversali da promuovere e in continuo raccordo con le azioni di orientamento;

– diversa natura e tipologia degli indirizzi di studio (licei, istituti tecnici e istituti professionali).

 

La progettazione dei PCTO deve contemperare:

  1. la dimensione curriculare;
  2. la dimensione esperienziale;
  3. la dimensione orientativa.

Le tre dimensioni sono integrate in un percorso unitario che miri allo sviluppo di competenze sia trasversali che tecnico-professionali, utili allo studente negli studi e nelle scelte di vita, spendibili nel mondo del lavoro e dell’eventuale formazione superiore. In particolare, la scuola progetta percorsi personalizzati allo sviluppo di specifiche competenze trasversali individuate quali traguardi formativi, in modo da contribuire ad orientare i giovani nelle scelte successive al conseguimento del diploma quinquennale, anche sviluppando capacità di autovalutazione delle proprie attitudini e aspettative. In tale prospettiva è importante che l’esperienza del percorso si fondi su un sistema organico di orientamento che, a partire dalle caratteristiche degli studenti, li accompagni gradualmente al pieno sviluppo delle proprie potenzialità.

  

I progetti di P.C.T.O. dovrebbero, quindi, consentire allo studente di acquisire o potenziare, in stretto raccordo con i risultati di apprendimento, le competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto e le competenze trasversali, per un consapevole orientamento al mondo del lavoro e/o alla prosecuzione degli studi nella formazione superiore, anche non accademica.

Tutte le attività condotte in P.C.T.O., siano esse condotte in contesti organizzativi e professionali, in aula, in laboratorio, o in forme simulate, devono essere finalizzate principalmente a questo scopo, coerentemente con quanto previsto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica.

È importante sottolineare il ruolo centrale dei Consigli di classe nella progettazione (o co-progettazione) dei percorsi, nella gestione e realizzazione degli stessi e, infine, nella valutazione del raggiungimento dei traguardi formativi, a cura di tutti i docenti del Consiglio di Classe. E’ opportuno che il Consiglio di classe, in sede di progettazione, definisca i traguardi formativi dei percorsi, sia in termini di orientamento, sia in termini di competenze trasversali e/o professionali attese, operando una scelta all’interno di un ampio repertorio di competenze a disposizione.

I progetti di P.C.T.O. possono prevedere una pluralità di tipologie di collaborazione con enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nonché con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project-work in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità, ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero.

Per quanto riguarda le attività svolte presso strutture ospitanti, la progettazione segue gli orientamenti della “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza”.

La realizzazione dei progetti di P.C.T.O., da sviluppare preferibilmente nel periodo di svolgimento delle lezioni, può estendersi anche ai periodi di sospensione delle attività didattiche, qualora particolari esigenze lo richiedano, soprattutto quando le esperienze si collocano all’esterno degli ambienti scolastici, ovvero qualora i percorsi prevedano periodi di apprendimento da realizzare in momenti diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni, come, ad esempio, nei casi in cui le strutture ospitanti siano caratterizzate da attività stagionali.

All’interno di uno stesso gruppo classe possono, inoltre, essere attivati vari percorsi formativi rispondenti alle realtà personali degli studenti, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi formativi.

Per approfondimenti si può fare riferimento ai seguenti link:

 

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